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  • Camilla Marinoni

Anelli semplici ma davvero spaziali

La storia che ti racconto oggi è una storia estiva e fatta di coincidenze. È un po' lunga e ha delle suspense, per cui se sei debole di cuore non leggerla!

Io penso, e l'ho sempre pensato, che se "qualcosa" succede nella mia vita è per un motivo ben preciso, sia per le cose belle che per le cose brutte. Attenzione, questo non significa che io sia fatalista, semplicemente credo che la vita ci mandi dei segnali e che poi spetti a noi saperli leggere, rileggerli o rielaborarli per poi imparare qualcosa.

Se mi segui sui social hai capito che io sono una grade appassionata di stelle, di ciò che c'è nel cielo e del mistero per l'universo infinito (l'hai capito, vero?!?). L'avevo già raccontato nel post in cui parlavo delle mie grandi emozioni estive e di come tenerle vive usandole proprio come fonte di ispirazione per affrontare l'inverno (se non l'hai letto puoi andare QUI). Bene, quella di oggi è proprio una storia nata qualche mese fa, quando faceva molto caldo ed ero ancora in pieno ritmo lavorativo.

Un giorno di fine giugno arrivarono da me Alessandro e Inna, due fidanzati in procinto di sposarsi.

Volevano le fedi nuziali personalizzate e avevano già un'idea per la realizzazione: bombate, oro giallo, lucide con un linea di unione tra i due anelli.

Fino a lì tutto nella norma.

Inna volle inserire un piccolo diamante e a quel punto dissi ad Alessandro che poteva stare bene un piccolo tondo a rilievo (o scavato) per fare da compagno al punto luce.

Lui ebbe un'idea migliore: disegnare Saturno. [A questo punto immagina i miei occhi luccicanti e sognanti]

Mentre disegnavo il pianeta e i suoi anelli Alessandro mi raccontò il motivo di questa scelta: il padre era una astronomo. [Meraviglia e occhi come sopra]

A quel punto iniziai a raccontare il mio amore per le stelle e per l'universo: ero davvero felice di poter realizzare un anello con un simbolo così bello.

Preparai le cere, cambiando e seguendo il disegno che Alessandro stesso mi aveva inviato, e feci fondere gli anelli. Succede a volte che le misure degli anelli non siano corrette, vuoi perché nei mesi prematrimoniali si dimagrisce (o si ingrassa), vuoi per il caldo che in alcuni soggetti fa ingrossare le dita, fatto sta che l'anello di Ale era troppo largo e in più non era così soddisfatto del suo anello: forse per lui era un simbolo troppo forte, o chissà, fatto era che quell'incisione non lo convinceva affatto. [Potete immaginare la mia faccia impietrita?]

Per me fu un colpo al cuore. Ovviamente gli anelli personalizzati devo piacere sia a me, che li creo, ma sopratutto a chi, con me, li ha progettati e dove indossarli tutta la vita.

Quel giorno trovammo quindi una soluzione per togliere il simbolo ma gli dissi quindi di pensarci sù, almeno un pochino, che sarei passata dall'orafo la settimana successiva per cui, senza fretta, poteva scegliere la cosa migliore per sé stesso e che più poteva piacergli.

I miei clienti devono essere felici quando escono dal mio studio,

felici di avere quegli anelli e felici di averli realizzati in quel modo;

se questa cosa non accade significa che io ho sbagliato qualcosa.

[Torniamo alla storia che ora arriva il bello e la coincidenza!]

Dopo averli salutati mi chiamò un amico che, per un'altra strana coincidenza, aveva ritrovato dei soldi in alcune dispense di anni fa, ritirate fuori ora per affrontare un esame della sua seconda laurea.

Visto il ritrovamento improvviso di quella somma decise di investirli in un modo a cui stava pensando da diverso tempo: comprare un telescopio.

La sua chiamata arrivava immediatamente dopo l'acquisto e dopo aver scambiato un paio di battute decidemmo che la sera stessa ci saremo incontrati per inaugurare il suo nuovo "giocattolo".

Quella fu una, se non delle mie serate estive.LA PIù BELLA,

In breve: riuscimmo ad osservare la luna che in estate tramonta presto, passò la ISS sopra le nostre teste (la ISS è la Stazione Spaziale Internazionale), osservammo Giove (Giove, hai capito???) giocammo a riconoscere le costellazioni, passò una cometa e trovammo Saturno, anche se ci sembrava piccolissimo (troppo) e brillava come una stella. [Attenzione: i pianeti guardati ad occhio nudo somigliano molto alle stelle ma non sbarbellano come loro]. Insomma, questo Saturno, lì così, non ci convinceva molto ma la direzione era quella e il suo telescopio non sapevamo quanto distante poteva arrivare, per cui, seppur con delusione e poca convinzione, l'avevamo preso per buono.

Poi, all'improvviso, lui: il signore degli anelli. Quello vero. Piccolo, si ma visibile: tutto bianco e con i suoi bellissimi anelli.

Eh sì cara, gli anelli di Saturno si vedono, eccome!

Emozione a mille e direi "alle stelle"!

Vedere con i miei occhi il pianeta che avevo inciso su un anello, vederlo davvero, capire in quell'istante che non era una cosa per pochi (gli astronauti) ma che tutti possono vederlo, anche tu. Era una cosa che esisteva davvero nonostante il vuoto dello spazio che tra la terra e quel pianeta...beh fu davvero incredibile!

Quella sera tornai a casa felice, hai presente quando ti accade una cosa grandiosa o quando ricevi una bellissima notizia? A me sembrava di avere vinto al lotto.

Pedalavo sulla mia bicicletta e continuavo a pensare al Saturno visto quella sera e al Saturno inciso sull'anello. Sarebbero potuti rimanere tutti e due nella mia vita, oppure, uno, sarebbe scomparso.

Il giorno dopo mi scrisse Inna: Ale aveva deciso di tenere il suo piccolo Saturno.

Quando tornarono a prendere l'anello, sistemato per la misura ma con ancora l'incisione del pianeta, raccontai della mia serata incredibile, delle mie idee nate ispirandomi alle stelle e feci vedere loro quella che sarebbe diventata la mia prossima collezione di gioielli.

KOSMOS USCIRA' LA PROSSIMA SETTIMANA:

VIENI A FARE IL CONTO ALLA ROVESCIA CON ME

COSì MARTEDì FESTEGGIAMO INSIEME!!!

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