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  • Camilla Marinoni

Luoghi dello spirito: architetture o corpo?

"Il nostro corpo, tempio dello spirito" questa è una frase che ogni tanto torna a farsi presente nella mia vita. Sono convinta che se ci prendiamo cura dei nostri pensieri, della nostra anima e quindi del nostro spirito anche il nostro corpo e tutta la nostra vita ne trarrà dei benefici sia a livello lavorativo che relazionale.

Ecco perché anche una parola (come quella dell'anno di cui ti parlavo nell'ultimo post) che risuona fuori e dentro di noi può davvero essere capace di fare la differenza.

Amo l'incenso, la meditazione e la preghiera silenziosa; per un periodo ho fatto l'esercizio dei 5 tibetani ogni mattina (abitudine che voglio riprendere) e se effettivamente si può riuscire a fare silenzio intorno a noi nonostante i rumori è ancor più vero che un "santuario" reale ne facilita il raggiungimento. Per santuario non intendo le chiese dedicate alla Madonna ma tutti quei luoghi fisici capaci di accogliere e soddisfare il bisogno di cura per il nostro spirito (o anima, io interiore, vero sé....scegli tu quale usare). Quindi può essere un vero e proprio tempio (o una chiesa) ma può anche essere un angolo di casa tua, una sala dedicata alla meditazione o un luogo all'aperto come sotto un albero.

Foto Steve McCurry


Molti studi hanno dimostrato che la preghiera e la meditazione abbiano degli effetti davvero positivi per la salute del nostro corpo. Qualche esempio?


1) Riduce lo stress

2) Genera un senso di calma, pace ed equilibrio

3) Aumenta l'energia

4) Ti aiuta a focalizzare eliminando le distrazioni

5) Riduce il dolore e aumenta le difese immunitarie


Per cui non importa se sei cristiana o ebrea, musulmana o indù, agnostica o atea la cosa importante è dedicarsi del tempo per stare con se stessi.


Durante gli anni della specialistica in accademia avevo progettato un tempio per tutte le religioni, capace di accogliere ogni forma di spiritualità in uno grande spazio fatto a spirale. Il modellino lo tengo ancora custodito gelosamente nel mio studio e non so se mai vedrà luce ma nei miei svariati lavori artistici ho avuto la bellissima occasione di pensare all'arredo liturgico di due chiese: la cappella per l'oratorio di San Paolo d'Argon (Bg) e la cappella feriale di Savigliano (Cn). In entrambe le chiese quello che ho cercato maggiormente è la semplicità delle forme, un gioco di simbologie, e, in modo particolare, la comodità ovvero il sentirsi a casa in uno spazio che possa essere davvero accogliente.

La cappella dell'oratorio di San Paolo d'Argon l'abbiamo chiamata la "Cappella dei 4 elementi" poiché la struttura perfettamente quadrata del nuovo oratorio con le relative quattro “torri ad angolo" é stato il tema ed il simbolo di ispirazione intorno a cui lo spazio liturgico della cappella ha preso forma.

Il numero 4 è stato scelto a causa dei relativi significati iconici e l'arredo intero della cappella rievoca i vari orizzonti ed i contenuti profondi legati a questo numero fondamentale. L'interno è molto innovativo e i quattro elementi sono rappresentati in molti modi, figure e livelli.

Ad ogni elemento ho associato un materiale, una forma alchemica, una forma anatomica e un personaggio biblico che si trovano rappresentati nella porta, nella scultura centrale della cappella, nelle sedie e nei video che sostituiscono le classiche pale d'altare.

Il fuoco è così simboleggiato con l'elemento oro, il cuore e la figura di Mosè;

l'aria è simboleggiata con l'argento, il cervello e la figura di Nicodemo; l'acqua è simboleggiata con il rame, l'ovulo e la figura di Maria; la terra è simboleggiata con il ferro, l'utero e la figura di Ruth. Nella cappella si etra a piedi nudi, per riprendere il tema di luogo sacro e un po' per sentirsi comodi come quando si è a casa.

Per vedere altre foto della cappella dei Quattro Elementi clicca qui.

Più semplice è stato l'adeguamento liturgico della cappella feriale di Savigliano in cui ho pensato alla progettazione di altare, ambone, tabernacolo e seduta del sacerdote.

Come materiale di partenza ho scelto il legno che è caldo e accogliente. Ho utilizzato anche qui il simbolo del quadrato per l'altare e le sedute. Sulla parte frontale ho inserito una croce che riprende quelle spaccature naturali che ha il pane quando cuoce.

Il tabernacolo invece è in ottone argentato e dorato; anche qui c'è la croce a taglio che lascia intravedere l'oro che c'è sotto.

Per vedere tutte le fotografie della cappella di Savigliano puoi andare sul mio sito qui.


Attualmente so che la cappella di San Paolo d'Argon è, purtroppo, soggetta a violente mutazioni causa l'intervento del nuovo parroco arrivato a settembre che non ha evidentemente gradito l'intervento progettato. Certo ci vuole coraggio per inserire nelle chiese di oggi elementi di arte contemporanea (seppur la chiesa sia sempre stata la grande committente per gli artisti) ma non si può certo restare a fare madoninne col velo azzurro e il rosario in mano. Bisogna arrivare al cuore delle persone e dare spazio alla spiritualità di ogni tipo.

Io farò un sopralluogo per vedere le condizioni della cappellina e pubblicherò le fotografie ma temo che l'arredamento sia preconciliare!!!


E tu ce l'hai un luogo dove prenderti cura della tua spiritualità? Fai yoga, meditazione o mindfulness? Raccontamelo qui nei commenti oppure su fb.


Be Unique & Take Care

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